| Dopo una grande crisi di una delle nostre aziende che ci ha fatto
sfiorare il crollo di tutto a livello economico e finanziario e la
sottoscrizione di due contratti che hanno rilanciato l'attivita'
produttiva, io e mio marito F. finalmente ci siamo concessi una vacanza lavoro in
Venezuela, dove con i nostri rappresentanti abbiamo ampliato l'offerta
commerciale con successo. La spensieratizza e il rilancio delle attivita' ci aveva messo di buon umore e finalmente avevamo cominciato a scopare con vero gusto. Non e' che durante la crisi nera avevamo tralasciato la cosa ma non lo facevamo con quel gusto ne quella trasgressione che rendevano straordinarie certe esperienze. Certo che anche in piena crisi durante l'estate in Versilia, dove continuavo a trascorrere almeno due mesi in estate delle belle distrazioni me le ero concesse, ma niente di straordinario. |
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La prima sera fasciata da un abitino bianco a cena sotto una palma del ristorante avevo visto due giovani dell'animazione attentissimi a guardarmi; a F. la cosa non era sfuggita e alla sua domanda se volevo farmi ravanare da uno dei due io risposi "perchè solo da uno?" non rimase stupito della risposta e mi disse solo "organizzati".
Dopo la cena andai verso la spiaggia dove un dj stava mettendo musica lenta del tipo hawaiano, feci cenno a uno dei due e immediatamente questi si precipitò per ballare. Stringeva forte ma sopratutto faceva sentire il grosso pacco durissimo che aveva tra le gambe.
Dopo un paio di balli andai a sedermi su un divanetto seguito dal bel nero e dal suo amico. Poco dopo arrivò F.. In inglese parlammo della serata e del villaggio, poi uno dei due chiese se eravamo una coppi in cerce di avventure con cazzi grossi e se Franco era un cuckold. Io senza esitazione dissi di si. F. rimase in silenzio e continuammo a bere il il lime gelato. Dopo poco mi alzai per rientrare nel salone seguito dai due, appena entrati mi dissero che erano pronti e volevano andare subito in camera, confessarono che li avevo eccitati e non vedevano l'ora di scoparmi e leccarmi tutta.
Gia' prima di entrare in camera uno di loro mi afferrò da dietro le tette stringendole fino a farmi male.
Aperta la porta della stanza il primo,quello che aveva ballato con me, si tirò fuori il maestoso cazzo già in piena erezione, mi prese la testa facendomi inginocchiare e sbattendolo con forza dentro la mia bocca. Tanto era grande che pensavo di slogarmi la mascella, lungo una ventina di centimetri era spaventosamente grande in circonferenza. L'altro intanto mi strofinava il cazzo tra i capelli e lo sentivo duro come un manganello.
Mentre ero intenta a fare un faticoso pompino entrò F. salutato dai due molto calorosamente "hello cuckold!"; F. era evidentemente shoccato, entrò andandosi a sedere sul divano.
Di colpo i due mi fecero alzare spingendomi sul letto e assalendomi senza riguardo mi strapparono il vestitino bianco, mi strapparono letteralmente le mutandine e allargate le gambe lo stesso che me lo aveva infilato in bocca me lo sbattè dentro senza riguardo. Mi aveva riempita tutta e provavo un dolore talmente intenso che pensavo di svenire. Passarono 3,4 minuti di immobilità assoluta durante i quali ebbi modo di riprendere fiato e capire bene la situazione: ero impalata da un palo di carne durissimo e pensavo che appena avesse cominciato il pompaggio mi sarei certamente spaccata in due.
(continua)


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