venerdì 23 novembre 2012

Il nostro segnale...

Quella sera eravamo tutti un po’ su di giri, io V. e M.

Io e lei scherziamo chiedendoci se siamo vestiti abbastanza eleganti per una cena a 3 a casa nostra. Ci chiediamo ironicamente se l'abbigliamento che indossiamo sia abbastanza "ospitale" ed all'altezza del nostro ospite. Lui ride con noi e sta al gioco...ignaro.

E' il nostro modo per portare l'argomento in quella direzione...

"Secondo me, dovresti mettere qualcosa di più sexy!"


Quasi ordino alla mia donna che sta seduta sul divano, dinanzi a noi, con le gambe completamente scoperte dalla gonna sollevata ad arte pochi minuti prima.
Lei si alza ridacchiando, dice "Potrei stupirvi" e, dopo avermi lanciato un’occhiata maliziosa, va in camera.

Quella frase è il segnale di “via libera” che utilizziamo tra noi.

Lei aveva invitato a cena quel suo amico di cui mi parlava spesso, un bel ragazzo che non disdegnava per niente l’idea di metterle le mani addosso. Per tutta la cena i doppi sensi, gli ammiccamenti si erano sprecati, ora era tempo di passare all’azione. In fondo volevo vedere quanto lei era disposta a lasciarsi andare e sin dove si sarebbe concessa.
Il tempo passa lento quando sei in spasmodica attesa.



- Ecco! Come sto con questo ? – domanda lei mentre varca la soglia.
- Un po’ troppo “accollato” ma è carino. – ammetto

L' amico ha un groppo in gola e non riesce a dire nulla, ha gli occhi fissi su di lei e la studia come se la vedesse per la prima volta. Questo mi lascia capire quanto sia riuscita a farsi desiderare e tutto il lavoro che ha fatto prima di portarlo in casa nostra. Lei sa come stimolare la fantasia e l’eccitazione di un uomo sino a fargli perdere ogni inibizione quando vuole esibirsi per il mio, il nostro piacere.
La osservo e noto nel suo sguardo un principio d’eccitazione, è tutta la sera che aspetta il momento giusto per iniziare la sua danza e questo è finalmente arrivato. La invito sul divano mentre mi alzo per lasciarle il posto vicino al suo amico. Propongo un buon bianco per brindare al vestito. Lei si siede, lo guarda, gli accarezza una coscia poi, appena mi son girato, lo bacia sulle labbra.

Lei si scosta il vestitino che indossa e scopre una generosa porzione di gambe, scoprendo una piccolissima striscia di slip nero. Lui è tentato di allungare una mano, ha compreso il gioco nel quale si è ritrovato protagonista insieme a lei, ma è ancora titubante.

Solo quando volge lo sguardo nella mia direzione e mi vede che li guardo sorridente menter apro una bottiglia di vino, ha la certezza di quanto aveva solo sospettato sino a quel momento.
Accettato il nostro gioco allunga una mano verso il pube della mia donna sempre più disponibile, le accarezza le labbra a lungo e studia il viso di lei prima di spingere un dito al suo interno.
Lei sospira finalmente appagata, si apre ancora di più e lo incita a muovere la mano mentre mi guarda fisso negli occhi.

Appagata da questo promettente inizio si slaccia il body da dietro mentre invita l’uomo a spogliarsi, poi se lo cala in vita scoprendo il seno. Si volta e spinge in avanti il seno per metterlo in mostra ed incitare le inevitabili carezze.
Le piace farsi toccare, spremere il seno prima di unirsi ad un uomo.
È decisa. Lui l’ha accarezzata bene ed è ora di lasciargli intendere cosa seguirà, il piacere che lei saprà dargli: volta il viso e prende tra le labbra il membro per succhiarlo e stimolarlo con la lingua. Lei è abilissima in questa pratica, più di una volta si è ritrovata con il viso imbrattato da un uomo che non ha saputo resistere ai suoi preliminari, però non si limita mai, succhia sempre mettendoci l’anima. Le piace sentire sulla lingua i fremiti di piacere di un glande eccitato da lei.

Ha voglia.

Si muove e si sistema con le gambe intorno al busto dell’uomo, prende il membro e se lo accompagna dolcemente. Non ha atteso un mio consenso, sa già che adoro quel che sta facendo. Si spinge contro l’uomo e si fa penetrare, il suo ventre si adatta alla nuova presenza che entra in lei e le trasmette un intenso piacere. Si muove in modo da farlo scorrere, lo vuole sentire, apprezzare, godere.

- Prendimi da dietro! – la sento implorare sotto voce mentre si volta.

Si sposta e si mette carponi sul divano ed attende. Lui non la delude e presto si ritrova a spingere il membro dentro di lei. La vedo aprire sempre più le gambe, come se volesse sezionare il proprio corpo in modo da consentirgli di arrivare sino in gola.

Si sta dando senza ritegno, non pareva così eccitata durante la cena, qualcosa deve averla stimolata. Cinge con due dita il pene come per valutarne le dimensioni.
Lei ha un fremito violento, inarca la schiena poi si porta in avanti e lo fa uscire. Velocemente, senza dire una parola si siede sul divano e spalanca le gambe. Lui la prende nuovamente, capisce dal suo sguardo ciò che desidera e attacca con un ritmo intenso la monta.

Era questo che voleva lei. Il seno sobbalza aritmicamente, non riesce a tenere il tempo delle spinte sempre più veloci e profonde.

Osservo sempre più eccitato dallo spettacolo che mi regala il corpo della mia donna.
Lei raggiunge un improvviso orgasmo, s’inarca e spinge il pube contro di lui, cerca degli affondi ancora più violenti se possibile. Quando gode in quel modo vuole sentirsi violentata, stuprata, dal suo amante.

Solleva una gamba e l’appoggia sul petto dell’uomo, lo spinge via mentre ancora sta godendo, poi si lancia con la bocca aperta sul membro nel preciso istante in cui lui viene. Aspira il suo seme, lo assapora, se lo fa colare sul seno, poi si lascia crollare esausta sul divano. Chiude gli occhi e pare perda conoscenza. Io so che ora sta ricordando e memorizzando tutto quanto, ogni istante, ogni singolo stimolo della serata per farne buon uso dopo... con me.


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